Sono cresciuta mangiando le uova ancora calde. Mia nonna le faceva danzare agitandole, fino a farne una crema. Sono cresciuta mangiando i polli allevati dai miei nonni, la lattuga che scrocchiava sotto i denti e i pomodori tagliati come bistecche a festeggiare il trionfo del rosso e del suo succo. A volte finivano sul pane per la panzanella, altre volte si intrufolavano tra gli spaghetti e in altre, si alternavano alla mozzarella, facendone una caprese da premio nobel. Storia simile, ma più divertente, era per la frutta. I miei cugini romani avevano una pianta gigantesca di ciliegie. In estate, prendevamo la scala di legno, quella di nonno Raffaelle e ci zompettavamo sù fino ad arrivare in alto. si, in alto. Più in alto di chiunque. Ci riempivamo le tasche e le mani, e dentro le magliette, e ovunque ci fosse spazio. Poi iniziavamo a fare gli equilibristi. Si scendevano le scale, cercando di non far cadere nessuna ciliegia. La discesa sembrava più pesante, perchè più rischiosa. Avevamo paura che le ciliegie cadessero o che qualche amichetto le prendesse. A volte, tra un gradino e l’altro, ne mangiavamo un pò. Più di un pò. In realtà ne mangiavamo cosi tante che, quando arrivavamo giù, non ce ne erano quasi più. Avevamo le guance talmente gonfie da fare fatica a respirare. Appena, l’ultimo piede toccava giù, viiiiaaaaaa!!!! Si correva, senza sosta verso il prato. Ci allungavamo a terra con il naso all’insù. Si correva tra un’albero ed un’altro a rincorrere la luce del sole. Uno slalom che riempiva cuore e polmoni. e durante il percorso, dall’altra parte della strada, più vicino casa mia, s’incontravano loro : le piante di mele, limoni, mandarini, e in ultimo, ma non in bontà, i fichi. Si, quelli verdi e rossi da incollarci la faccia dentro. La mia giovinezza l’ho passata mangiando cose naturali e colorate. Frutta, verdura, carni di produzione nostrana e si compravano pane e pizza, solo quando il nostro forno era spento. Uno tra i tanti medici che conobbi, disse -“siamo quello che mangiamo” ed è vero. bella pelle, coronarie intatte, circolazione buona, forma fisica giusta. sistema muscolare ok e potrei continuare ma, non sempre quello che mangiamo ci rende immuni da quei “corpi estranei” che quando ci vengono a fare visita hanno il potere di diventare padroni del nostro destino.
Pubblicato da alessia
Alessia Marcoccia, nasce a Roma. Autrice e regista di Musical. Insegnante in Accademie di moda e spettacolo. Ha lavorato come coreografa e insegnante di portamento Nel 1996 inizia la sua carriera artistica, partecipando a diversi programmi televisivi in Rai e Mediaset.(Beato tra le Donne, Festa di Classe, Ciao Darwin, Uno Mattina, Furore, ecc) Nel 1998 fonda la Showcase, società di organizzazione e produzione grandi eventi. Oggi I AM events. Nel 2010, debutta con la sua prima opera musicale inedita. Scrive diversi format ed ha ideato e organizzato eventi di prestigio a carattere nazionale. Ha collaborato con diversi quotidiani nelle pagine Cultura e Spettacolo. Attualmente impegnata con una nuova opera musicale di cui è autrice e regista. Nel 2020 è autrice del romanzo autobiografico dal titolo “Tocco il cielo e torno” edito da Bertoni Editore.
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