Il testo non parlava di noi, ma ad ogni asscolto riusciva a mettermi di buon’umore.
Avrei preso la Signora Enrica, mia vicina di letto, gli avrei messo un boa rosso come il rossetto che portava h24, e l’avrei sostituito alla flebo (anch’essa h24) e l’avrei fatta scatenare.
La realtà era diversa ma, il mio movimento di “grande bacino” lo facevo ugualmente sotto le lenzuola. E un sorriso alla Sig.ra Enrica lo regalavo lo stesso.
Per di più, notai, che quel momento non piaceva solo a me e a lei.
Anche William si agitava nella pancia cosi, inventai un giochino carino. Ancora oggi non sò se è giusto farlo ma a noi sembrava regalarci un pò di leggerezza, in quel reparto, dove spesso c’era tutt’altro.
Mettevo una cuffia nell’orecchio sinistro e l’altra nel mio ombelico. era un modo per condividere, un connettore tra me e la vita che portavo in grembo.
Spingevo play (ora fatelo anche Voi)
e iniziavo a pensare di essere su una spiaggia con mio figlio,
ballavamo felici, facendo schizzi acqua con i piedi e prendendo tutto il sole che potevamo sulla pelle.