Un giorno esprimerò un desiderio su una stella cadente
mi sveglierò quando le nuvole saranno lontane
dietro di me,
dove i problemi si fondono come gocce di limone
lassù in alto,
sulle cime dei camini è proprio lì che mi troverai
da qualche parte sopra l’arcobaleno,
ci sono i sogni che hai osato fare,
oh perchè,
perchè non posso io?”
Ripetevo a me stessa: Vedrai che un giorno tornerai a sognare come tanti fanno e darai molto più valore ai tuoi sogni, perchè saranno arricchiti di quel tempo in cui, non mi era permesso.
Ci sono giorni incisi sul tuo cuore. Basta un non nulla e tutto torna alla mente. Panorami, luoghi, sguardi, emozioni. Come quel giorno lì.
Eravamo in viaggio, io e Denni, tornavamo dal mare accompagnati da un tramonto fantastico.
Improvvisamente ebbi un’ispirazione, dovevo scrivere. In quel momento, in macchina, col tramonto ad illuminare i nostri occhi di rosso.
“Siamo in un prato verde immenso, c’è un albero che ci regala l’ombra per poterci guardare e far danzare i nostri occhi con la musica. Siamo seduti su una panchina. Ho la testa poggiata sulle sue gambe e mi accarezza la pancia. Ascoltiamo Somewhere Over The Rainbow nella versione di Israel Kamakawiwo’ole. Vedo gli alberi del prato e anche le rose rosse. Le guarderò fiorire, per me e per te. Da qualche parte sopra l’arcobaleno, volano uccelli blu e i sogni che hai fatto, i sogni diventano davvero realtà.”
Quel prato era il nostro giardino fiorito e la pancia che lui accarezzava si sarebbe trasformata in grembo materno, allora il nostro amore diventerà vita.